Bilancio Aziendale: il 2022 per PLT
Il bilancio aziendale è un documento molto importante per un’azienda poiché racconta come questa abbia operato e quali siano le sue condizioni al 31 dicembre di ogni anno.
Studiare e conoscere il proprio bilancio è, quindi, fondamentale poiché permette di godere di tre benefici:
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Misurare i risultati della propria azienda.
Sono tante le voci che, all’interno di un bilancio aziendale, permettono di misurare i risultati dell’azienda. Tra queste però, le due più importanti, che danno una maggiore idea dell’andamento, sono: il fatturato e l’utile. Ma di cosa si tratta? Il fatturato è la somma dei ricavi ottenuti da un’impresa attraverso la vendita di prodotti (vendite, appalti, somministrazioni) o di servizi. L’utile, invece, è il risultato dato dalla differenza tra ricavi e costi di un’impresa. Se la differenza è positiva viene chiamata profitto o avanzo – se è negativa si parla di perdita, deficit o disavanzo.
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Valutare i propri competitors.
Saper leggere il proprio bilancio aziendale dà la possibilità di saper leggere anche quello di qualunque altra impresa, arrivando così a poter confrontare la propria performance con quella dei concorrenti.
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Capire come gli altri ti percepiscono.
Il bilancio aziendale è, infine, quel documento che gli stakeholders (cioè le banche, i fornitori, i distributori ecc.) usano per valutare l’operato dell’azienda e per prendere decisioni riguardo ai rapporti futuri.
I risultati di PLT.
Come ogni anno, dunque, anche PLT ha realizzato il proprio bilancio aziendale che le ha permesso di trarre delle conclusioni sul proprio andamento nel corso del 2022. Al contempo, però, i risultati analizzati le stanno dando la possibilità di iniziare a fare previsioni per il 2023.
Vediamo quindi, nello specifico, qualche informazione sui risultati economici dell’azienda.
Per prima cosa, è importante sottolineare che la società nel corso dell'esercizio 2022 ha svolto la consueta attività di costruzioni edili per conto di terzi. L’attività è stata inoltre indirizzata prevalentemente verso il settore industriale della GDO e quello dell’edilizia residenziale, in questo caso utilizzando i bonus fiscali che hanno reso più convenienti gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico.
Inoltre, nonostante la situazione di instabilità a livello mondiale, PLT è riuscita ad evadere tutti gli ordinativi che aveva in portafoglio all’inizio dell’anno, raggiungendo di conseguenza un fatturato di € 14.700.000, il quale ha generato a sua volta un interessante utile in linea con le aspettative previsionali. Nello specifico, il fatturato ha avuto un incremento di circa 8%, rispetto all’anno precedente, iniziando così il trend positivo che verrà confermato per il 2023. A livello di fatturato e di dimensione, è possibile affermare che la società si trova al primo posto nel comune di Alessandria e tra i primi posti nella provincia.
In conclusione, è importante sottolineare che la società, nel corso del 2022 così come negli anni passati, ha anche continuato a investire in nuove attrezzature, in nuovi macchinari di movimento terra e in nuove procedure gestionali. Una soluzione, questa, molto importante perché le permette di rendere il processo produttivo più efficiente.
Il futuro.
Sull'onda di questo andamento positivo, anche il 2023 è iniziato nel migliore dei modi. A Febbraio, infatti, è stato implementato l’attestato SOA precedente, aumentando la categoria OG1 in classifica VII, categoria OG3 in classifica IV bis e OG6 in classifica III bis. Questo attestato permetterà a PLT di partecipare ad appalti pubblici per un importo fino a € 18.000.000.
Per i mesi che verranno, invece, PLT ha già in portafoglio ordinativi per circa € 16.000.000 e trattative calde per circa € 9.000.000. Tutto questo porta a pensare che ci sarà un aumento sia del fatturato sia dell'utile di almeno 10%-20%, rispetto all’anno precedente.
PLT ottiene l’Attestazione SOA di VII livello
Il mese di Febbraio, per PLT, sarà un mese molto importante: otterrà una nuova attestazione SOA che certificherà il suo passaggio da una classificazione di V livello a una di VII livello.
Questo riconoscimento sarà un passo fondamentale per l'azienda, poiché dimostrerà la sua eccezionale competenza e affidabilità nel settore dell'edilizia. Ma non solo. Tale attestato, infatti, le consentirà di partecipare a concorsi pubblici, per lavori di costruzione e forniture, di importo fino a 15 milioni di euro (rispetto ai precedenti 5 milioni); di competere per progetti di rilievo; e di espandere la propria base di clienti.
Vediamo però nello specifico di cosa si tratta.
Cos’è l’Attestazione SOA?
L’Attestazione SOA è la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di lavori pubblici; ovvero un documento necessario a provare la capacità dell’impresa di eseguire opere pubbliche di lavori con importo a base d’asta superiore a € 150.000,00.
L’Attestazione SOA qualifica, dunque, l’azienda ad appaltare lavori per categorie di opere e per classifiche di importi.
Le categorie sono legate all’attività aziendale e alla tipologia dei lavori eseguiti dall’impresa durante il periodo di riferimento. Nello specifico sono 52 e si dividono in questo modo:
- 13 rappresentano opere di carattere generale (edilizia civile e industriale, fogne e acquedotti, strade, restauri, etc.)
- 39 sono riconducibili ad opere specializzate (impianti, restauri di superfici decorate, scavi, etc.).
Le classifiche di qualificazione, invece, sono commisurate alla capacità tecnica ed economica dell’impresa e se ne contano 10:
- I fino a euro 258.000
- II fino a euro 516.000
- III fino a euro 1.033.000
- III bis fino a euro 1.500.000
- IV fino a euro 2.582.000
- IV bis fino a euro 3.500.000
- V fino a euro 5.165.000
- VI fino a euro 10.329.000
- VII fino a euro 15.494.000
- VIII oltre euro 15.494.000
Tali classifiche di qualificazione abilitano l’impresa a partecipare ad appalti per importi pari alla relativa classifica incrementata del 20%.
Come si ottiene l’attestazione SOA?
Un’impresa, per ottenere l’attestazione, deve innanzitutto stipulare un contratto con una SOA (Società Organismi di Attestazione), la quale verifica il soddisfacimento dei requisiti richiesti da parte dell’impresa contraente.
L’Organismo di Attestazione è tenuto, inoltre, a verificare che tutte le informazioni e i documenti forniti dall’impresa siano veritieri e corretti, prima di rilasciare l’Attestazione, sia attraverso l’interrogazione di sistemi informativi, sia contattando direttamente l’Ente competente.
Se tale verifica ha esito positivo, la SOA rilascia l’attestazione richiesta.
Per lo svolgimento di tale attività, le Società Organismi di Attestazione richiedono un compenso, il cui ammontare varia in funzione dell’importo complessivo delle qualificazioni richieste nelle diverse categorie e dal numero delle categorie.
Qual è la durata dell’attestazione SOA?
L’attestazione ha validità quinquennale, con verifica di mantenimento entro il terzo anno dal primo rilascio, ad eccezione della categoria OS2 (Restauro e manutenzione delle superfici decorate e beni mobili di interesse storico e artistico) per la quale l’Attestazione ha validità pari a tre anni.
Circa sessanta giorni prima della scadenza dei tre anni, l’impresa deve sottoporsi alla verifica di mantenimento dei requisiti e almeno tre mesi prima della scadenza quinquennale l’impresa deve richiedere il rinnovo dell’Attestazione. In caso di richiesta di aumento di importo o di estensione delle categorie, l’Attestazione può essere richiesta anche prima della scadenza.
Il primo anno di vita del nuovo Mercato di Corso Sardegna
Più di ventimila visitatori ogni settimana e la vittoria del premio come miglior percorso di riqualificazione urbana a livello internazionale. Questo il bilancio del primo anno di vita del Mercato di Corso Sardegna, a Genova, un progetto realizzato anche grazie al contributo di PLT.
La storia
La storia del nuovo Mercato di Corso Sardegna inizia nel 2019 quando il Comune di Genova decide di avviare i lavori per la ristrutturazione dell’antico mercato generale della frutta e della verdura, ormai abbandonato.
Il progetto, nonostante tutte le difficoltà che la pandemia ha portato con sé, riesce a essere completato in soli due anni. L’11 dicembre 2021, infatti, il sindaco Marco Bucci e i vertici della società che gestisce il complesso tagliano il nastro e inaugurano così questa nuova realtà. A quel punto, le prime attività iniziano ad accendere le proprie insegne; come il supermercato Coop, realizzato grazie al lavoro di PLT. E poi, passo dopo passo, anche tutti gli altri spazi sia pubblici sia commerciali alzano le saracinesche, potendo così cominciare a vivere una nuova avventura.
Un anno dopo
Adesso, a distanza di un anno è tempo di fare bilanci e i risultati registrati si prospettano molto positivi. Il primo aspetto che occorre sottolineare è sicuramente l’enorme quantità di persone che ogni settimana visita il Mercato, circa 20 mila. “Siamo andati meglio anche rispetto alle previsioni”, spiega per l’appunto il procuratore generale Enrico Ivaldi. Ma non solo. Un altro esito che non può passare inosservato è quello riportato da Paola Bordilli. L'assessore comunale al commercio sostiene infatti che la riqualificazione abbia portato enormi benefici sia all’interno degli spazi sia all’esterno con la nascita di nuove realtà commerciali, locali sfitti riaperti e con molte persone che hanno riscoperto Corso Sardegna.
Infine, nell’elenco dei grandi traguardi raggiunti in questo primo anno prosperoso, è doveroso anche ricordare la vittoria del prestigioso premio a Dallas come miglior progetto di ristrutturazione e restauro nel mondo. E anche la classificazione del nuovo Mercato come finalista agli “ECSP 2022”, un premio europeo per le migliori piazze commerciali.
Genova, premio internazionale per il Mercato di Corso Sardegna.
A Dallas, dal 23 al 27 ottobre, si è tenuta l’annuale Convention dell’American Concrete Institute nella quale il Mercato di Corso Sardegna si è posizionato al secondo posto nella graduatoria “Ristrutturazione e restauro".
L’elemento che ha convinto la giuria, composta da professionisti, è stato il rispetto di alcuni criteri fondamentali. Tra questi, ad esempio, troviamo:
- la valorizzazione architettonica e strutturale
- la ricerca di soluzioni innovative
- la resilienza.
Sulla base di questi principi, quindi, il progetto italiano ha riscosso grande successo, consacrandosi come uno dei migliori al mondo.
Il riconoscimento è, ovviamente, una grande soddisfazione, ma soprattutto meritato. Dopo 11 anni di abbandono, infatti, la recente riqualificazione ha portato al recupero del Mercato, alla ristrutturazione degli edifici storici e alla realizzazione di un nuovo parco pubblico. Una nuova realtà, dunque, che ha creato numerosi posti di lavoro e ha offerto alla città uno spazio pubblico completamente rinnovato.
In ogni fase del progetto, inoltre, ci si è focalizzati sia sul restauro conservativo degli edifici, per una loro maggiore valorizzazione; sia sul rinforzo della sicurezza strutturale, consentendo al complesso di mantenere le sue forme originali.
Ma non solo. Durante i lavori, grande importanza è stata data a una ristrutturazione degli edifici che fosse particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in sinergia col Comune di Genova." ha affermato Enrico Ivaldi, procuratore generale della società Mercato Corso Sardegna. "Questo premio conferma che i progetti di project financing pubblico-privato sono una grande risorsa per la nostra città. Ringrazio tutti i tecnici che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo, tra tutti lo Studio d’Architettura Dodi Moss, lo studio d’ingegneria Molfino&Longo, Design International e il fornitore di materiali Kerakoll.