L’intelligenza artificiale (AI) sta cambiando il modo in cui molte persone lavorano e il modus operandi di tante aziende. Tuttavia, il settore delle costruzioni sembra essere restio a implementare questo cambiamento. Perché? Con questo articolo vogliamo fornire una prospettiva dall’interno.

Lentezza nell’Innovazione

Innanzitutto, è importante riconoscere che la lentezza nell’innovazione è un problema che affligge da sempre il settore delle costruzioni. Tuttavia, questa lentezza non è necessariamente attribuibile alla pigrizia delle imprese o all’età degli imprenditori. Esistono infatti ostacoli profondi e strutturali che rendono difficile la digitalizzazione nel nostro settore. Analizziamo i due principali.

La Natura Fisica del Settore

Il primo sta nella natura del settore: il mondo delle costruzioni è fisico. La responsabilità di un costruttore è di realizzare opere tangibili e solide. Molte operazioni al suo interno, soprattutto quelle legate al cantiere, sono difficilmente digitalizzabili. Le attività fisiche, come la manipolazione di materiali pesanti e l’installazione di strutture complesse, richiedono una presenza umana e manuale che è difficile da sostituire con processi digitali.

L’Imprevedibilità del Cantiere

Il secondo fattore che rende la digitalizzazione del nostro lavoro tanto ostica è l’imprevedibilità del cantiere. Un’intelligenza artificiale funziona su banche dati estese, ma è impossibile reperire dati certi e precisi per ogni singola situazione che un’impresa di costruzioni deve affrontare. Ogni cantiere è unico e presenta condizioni diverse: dalle variazioni climatiche alle specificità del terreno e del luogo, ogni progetto ha delle particolarità che lo rendono differente dagli altri. Questa unicità si riflette in ogni richiesta di fornitura, preventivo e attività fisica nel cantiere, complicando l’automatizzazione dei processi.

Struttura del Settore

A questi fattori, che riguardano la natura del nostro lavoro, si aggiungono elementi strutturali del settore delle costruzioni. Il settore è estremamente frammentato. Alcuni studi dimostrano che, pur essendoci un ROI positivo e la volontà di digitalizzarsi, spesso le imprese non dispongono della struttura né della capacità di investimento necessari. Molte imprese di costruzione non hanno processi sufficientemente strutturati per essere automatizzati e il margine del settore costruzioni è da sempre molto basso.

Opportunità di Digitalizzazione

Questo articolo, però, non vuole essere un’apologia della lentezza del mondo delle costruzioni ad innovarsi. Vuole anzi essere una prospettiva realistica e schietta sull’innovazione e sulle difficoltà ad essa legate nel nostro settore. Noi crediamo fermamente che vi sia potenziale per la digitalizzazione nel semplificare e rendere più trasparente il nostro mestiere.

 

Anche se siamo convinti che in un futuro non troppo remoto l’AI, combinata con robot avanzati, potrà soddisfare gran parte delle esigenze di un’impresa anche sul cantiere, al momento riteniamo che le prime applicazioni dell’AI dovrebbero concentrarsi sulle attività di backoffice, come l’ufficio acquisti, i preventivi e la contabilità. L’AI può migliorare la comunicazione tra i vari dipartimenti e automatizzare processi ripetitivi, come la registrazione delle richieste di ordine, la finalizzazione dei contratti con i fornitori e la registrazione delle ore lavorate dagli operai in cantiere. Inoltre, l’AI può supportare l’ufficio preventivi nel definire prezzi più accurati, basandosi su dati storici a disposizione delle imprese.

 

In conclusione, nonostante le sfide, l’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore delle costruzioni ha un enorme potenziale per migliorare l’efficienza e la trasparenza, soprattutto nelle operazioni di backoffice. È una strada che merita di essere esplorata, tenendo presenti le difficoltà ma anche le numerose opportunità che essa offre.